
La neve scende lenta e i fiocchi imbiancano i cappelli di lana e i baffi arricciati degli uomini stretti nelle giacche impettite. Bagna le coperte a quadri piegate sulle slitte, si insinua tra le coccarde, i sonagli e le piume che decorano i cavalli. E poi si ferma sui colletti delle donne, inamiditi e emozionati.
Il 10 Gennaio l’Alpe di Siusi si risveglia in una giornata che ha un sapore d’altri tempi, per celebrare il rito dell’antico matrimonio contadino di Castelrotto, ricostruendone scrupolosamente ogni gesto, dettaglio e atmosfera e restituendolo agli occhi dei visitatori così, suggestivo e affascinante, come avveniva nell’Ottocento proprio qui, ai piedi delle montagne dello Scilliar.
Un evento in costume realizzato ogni due anni e considerato tra i più romantici e particolari di questo territorio.
E allora eccoli, 17 coppie di sposi, i testimoni, i genitori, i figli, i vicini di casa e gli amici, incedono sorridenti tra la neve con addosso gli abiti che impone la “Trachten” (cerimonia).
La vestizione è rigorosa e fedele alla tradizione, e ha anche un valore simbolico, tanto che l’abbigliamento e l’acconciatura permettono di riconoscere l’identità o il ruolo del partecipante nel matrimonio.
E così vi sarà facile riconoscere le donne nubili perché hanno i capelli raccolti sulla testa, le maritate invece li tengono dietro la nuca. Le donne più anziane indossano un cappello a cono, il turmkappe, le bambine sono vestite di abiti bianchi, i bimbi in loden nero e camicia di ciniglia. L’addetto alla cerimonia porta con orgoglio un grande cappello ornato di piume di struzzo nere e bianche.
E gli sposi? Lei indossa un vistoso cappello color verde, lui sfoggia un garofano rosso nel taschino della giacca.
Il rito inizia a San Valentino: salutando lo spettacolo delle cime innevate alle loro spalle il corteo si incammina a bordo di storiche carrozze e slitte trainate dai cavalli – anche queste splendidamente addobbate nella più precisa osservanza della tradizione – e poi giunge fino al centro di Castelrotto.
E qui si dà il via al gran banchetto nuziale, a base di piatti tipici della cultura contadina , accompagnati da musiche e danze folkloristiche.
E i visitatori? Si accomodano tra gli invitati naturalmente, rivivendo insieme tutte le specialità della cucina di un tempo; i canederli, le minestre di gulash, il camoscio marinato, la pasta contadina con ragù di selvaggina.
E poi brindando agli sposi, con un calice di vino accompagnato dal pane dolce nuziale o dai leggendari i Krapfen al papavero.
Per informazioni e per opportunità di soggiorno:
Alpe di Siusi Marketing (Seiser Alm/Südtirol)
Tel. 0471709600
E-mail: info@alpedisiusi.info
Sito web: www.alpedisiusi.info
di Marta Camillo – Photo Alpe di Siusi Marketing
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